31/03/16

Shabby Chic una passione ormai intramontabile!

Dai matrimoni a casa mia, lo stile shabby mi ha raggiunta e ho ceduto alle sue lusinghe inserendone  qualche richiamo nella nuova casa...

Con l'aiuto di una bravissima esperta, Chiara Coppa, ho recuperato quattro mobili antichi (forse più vecchi che antichi) e ho dato loro nuova vita.

Il primo lo abbiamo realizzato per il battesimo di mia figlia Evita e poi ha trovato collocazione nella nuova taverna (nuova perché ha subito un restyling grazie ad una boiserie fatta dalle manine di mio marito e mie). Grigio/tortora e rosa ed ero già innamorata!


Poi avevo un "gigante buono" nel mio magazzino, un mobile dove potevo ritirare ogni cosa ma che nella mia nuova casa proprio non poteva stare con quel color legno. Ecco che Chiara mi ha aiutata ad affrontarlo: lo abbiamo reso più leggero e degno di troneggiare nel mio (futuro) ufficio


Visti i risultati mi sono fatta prendere la mano e ho voluto trasformare anche una vecchia cassettiera. In questo caso ho finalmente potuto acquistare da Zara Home i fantastici pomoli che osservo sempre con aria sognante tutte le volte che entro nel profumatissimo store spagnolo. Ed ecco la mia nuova cassettiera!

Se l'appetito vien mangiando, la voglia di shabby cresce a suon di ottimi risultati quindi ecco arrivare nel mio nuovo bagno un vecchio comodino in chiave shabby chic. Per i pomoli... ça va sans dire!!! Divertimento puro in fase di scelta aiutata ovviamente da Laetitia che li adora


In una casa moderna quattro elementi del mondo shabby, grazie a Chiara!
Se volete qualche dritta o un aiuto per far rinascere qualche polveroso mobile della vostra cantina...




voto del Litzometro di oggi:









20/03/16

Pasqua: stesse uova per stili diversi

Buongiorno! Mancano 7 giorni alla Pasqua e oggi vi propongo un piccolo esperimento. Con le stesse uova, semplicemente svuotate e colorate con colori acrilici, ho realizzato tre piccoli allestimenti diversi per decorare la vostra casa, la vostra tavola o il vostro balcone.

Per provare vi occorrono:
- uova
- tempere
- pennello
- recipienti vari
- foglie che recuperate dal vostro giardino (nelle foto vedete una pianta perenne di cui ignoro il nome e delle foglie di lavanda)

Esperimento n. 1
uova su alzatina di vetro

Adatta ad una casa moderna, decorazione curiosa e insolita per una Pasqua trendy


Esperimento 2

uova in gabbia con allestimento shabby

Una decorazione classica per una Pasqua shabby, perfetta per la vostra festa in taverna o sotto un portico rustico

Esperimento 3

Uova in gabbia romantica

Deliziosa composizione pasquale per una tavola romantica e retrò


Poca spesa, pochi sforzi e tanta resa per provare a realizzare qualche decorazione di Pasqua, provate e non abbiate timore di osare. Le decorazioni più belle sono quelle insolite che rispecchiano voi, la vostra casa e il vostro modo di essere.
Se avete piacere condividete le foto con me e faremo un collage di immagini da postare sulle vostre pagine facebook...ovviamente ogni foto con la vostra firma!

Conto su di voi!!!!

E aspetto le vostre decorazioni per dare il voto con il mio litzometro!!!



17/03/16

Pasqua...pronte le uova?

Mancano solo dieci giorni a Pasqua. So che non avete ancora le decorazioni pronte, che i vostri vasi alle finestre sono rinsecchiti (come i miei) e che non avete la minima idea di che cosa fare la domenica di Pasqua.

Oggi cercherò di aiutarvi a recuperare. Con poco sforzo, poco tempo e poche risorse ma...tanto gusto, voglia di far bene e fantasia!

Ho pensato di proporvi una piccola raccolta di fotografie "rubate" dal web per selezionare la decorazione che più si adatta alle vostre esigenze. In attesa di farvi vedere ciò che sto preparando io per la mia easter sunday.

Una dolcissima tavola primaverile: vi servono poche cose tra cui una gabbietta, ovetti, tovagliette americane in tinta pastello e una bobina di nastro in colore uguale o complementare.
(credits Midwestliving)

Spring and Easter Centerpiece - Tablesetting.:  

Un insieme elegantissimo di vasi di vetro riempiti di uova decorate: prendete i vasi che avete in casa, comprate uova fresche e svuotatele (vi costerà meno di quelle finte!), dipingetele con colori che si abbinano al vostro arredamento, quindi non necessariamente in colori pasquali...è proprio questa la loro originalità!
(credits Wunderweib)

i hate how much clay my kids leave behind.  So what if they used all the scraps to make hearts.... and I filled a jar with them!:

Un elegante nido: acquistate in un garden un nido, riempitelo con uova di gallina decorate e uova di quaglia, decorate con fiori essiccati e completate con un fiocco di spago
(credits Jansawsomeword)
Raindrops and Roses:


Ora non vi resta che procurarvi i materiali e dedicarvi a qualche lavoretto del dopo cena!

Vi aspetto domani per suggerirvi un simpatico menù di Pasqua...

15/03/16

Videoricetta: PASTICCINI DI POMODORO

Finalmente mi sono decisa e ho ascoltato le mie amiche!
Da oggi inizio a pubblicare le mia prima videoricetta.

Come vedrete realizzerò spesso piatti che vi ruberanno poco tempo per la preparazione ma la finalità che mi sono prefissata è di farvi fare sempre bella figura: minimo sforzo e massima resa!

Per incominciare ho pensato di proporre qualcosa di semplicissimo ma di effetto, un finger food adatto a quando all'ultimo minuto avete degli amici a casa all'ora dell'aperitivo:
i PASTICCINI di POMODORO.

L'ho realizzata con pochi ingredienti che a casa mia non mancano mai, alcuni dei quali si conservano a lungo quindi non è necessario che corriate a fare la spesa sempre, sono un bel jolly da avere per tanti utilizzi:
- pomodorini tondi
- pangrattato
- parmigiano
- patè di olive
- basilico e prezzemolo (surgelati andranno benissimo!)

Ma ecco finalmente il video...




13/03/16

Osteria San Martino: tradizioni e attenzioni

Bello ritornare una domenica a pranzo in una di quelle che annovero tra le eccellenze del Lago d'Orta. L'Osteria San Martino, è il classico tesoro nascosto. Qui non entri perché ci passi, qui ci vieni perché vuoi venire! E le ragioni per raggiungere la deliziosa frazione di Pettenasco, Crabbia, dove si trova "l'osteria" sono molteplici: l'ambiente originale e curato, il servizio professionale e cordiale (oggi più che mai... ;) ) e non ultima la cucina dello chef Sebastiano Martinelli che dopo anni trascorsi a "farsi le ossa" nei migliori alberghi in giro per l'Europa ha deciso di portare le sue esperienze a casa sua. E di fatti qui siamo proprio a casa sua: al pian terreno troviamo il ristorante e ai piani superiori 4 deliziosi appartamenti dove poter pernottare in un ambiente caratteristico a pochi passi dal Lago d'Orta.

Veniamo però al mio pranzo di oggi...

Dopo una mattina a disquisire con mio marito su come realizzare un piatto di anatra con del patè, mi ritrovo incredibilmente nelle proposte dell'osteria sia il patè che l'anatra, decido quindi di seguire il destino e ordino entrambi. Mio marito decide invece di assaggiare i tagliolini freschi con carciofi e gamberi come prima portata e mi segue sul secondo di anatra. Per la mia bambina invece ordiniamo una porzione di tortelloni verdi ripieni di brasato.

Nell'attesa degustiamo due prosecchi accompagnati da un piatto di bruschette con sugo e mozzarella e grissini fatti in casa deliziosi. Ammettiamo di avere anche assaggiato sul pane qualche goccia di olio che faceva bella mostra di se a tavola con la sua etichetta personalizzata del posto. Ottima spremuta di taggiasche!



Il mio antipasto di patè si è rivelato proustiano facendo volare la mia mente in Francia: tra triangoli di patè accompagnati da una deliziosa cipolla rossa caramellata hanno fatto capolino su due fette di pane tostato. A riportarmi in Italia ci ha pensato la giardiniera alla piemontese (purtroppo non ricordo con esattezza la descrizione data dal menù quindi questa è la mia personale definizione!) servita nel piatto all'interno di un bicchierino. Piatto promosso.



I tagliolini con gamberi e carciofi erano squisiti, quasi da pentirmi di non averli ordinati io. La dolcezza dei gamberi e dei tagliolini freschi cullava sul palato il sapore deciso e amarognolo dei carciofi. Ottimi.


I tortelloni verdi al brasato si sono distinti per delicatezza: ottimo lo spessore della pasta e di classe il ripieno.


Il #picoftheday l'abbiamo ritrovato nei piatti d'anatra per i quali lo Chef ha deciso di differenziare la nostra ordinazione proponendo un'anatra italiana e un'anatra francese. Scelta intelligente o furba non so ma mi ha conquistata dato che non capita mai di poter avere un confronto così diretto. Personalmente ho preferito quella italiana. Entrambe le carni comunque sono state cucinate allo stesso modo, cioè glassate al miele e zenzero e accompagnate da patate, una pallina di polenta e una fetta di zucchina. Cottura perfetta e sughetto delizioso per un classico e intramontabile come l'anatra, sulla quale il ritrovamento di qualche lamella sottile di zenzero caramellato ha appagato anche la mia onnipresente voglia di esotico. Forse migliorabile il contorno, ma davanti a tanto sapore tutto passa in secondo piano!


Un'altra strizzata d'occhio ai cugini francesi è arrivata con il dessert: torta di mele con gelato. Malgrado la definizione la torta era insolita e originale, non una frolla, non una sfoglia e neppure un pan di spagna ma un soffice impasto a sostegno delle fettine di mela. Gradevole.

Abbiamo accompagnato il pranzo con una bottiglia di Aglianico molisano, molto molto buono con un buon rapporto qualità prezzo.

Bella domenica al paesello...voto del Litzometro:




08/03/16

Un futuro di "CLASSE": Divergent vs Hunger Games

Ieri sera sono finalmente riuscita a vedere il primo episodio della nuova saga futurista "DIVERGENT", non vi nego che ho amato "Hunger games" quindi sono andata un po' sul sicuro leggendo la trama proposta da Sky.

  vs  
Le somiglianze tra i due film sono indiscutibili: la protagonista eroica e intelligente che cerca di distruggere il sistema e soprattutto un futuro immaginato con una società divisa in caste.

In Hunger Games la suddivisione della popolazione in 12 caste avviene per ricchezza e il passaggio da un gruppo sociale all'altro non è assolutamente possibile: il povero resta povero e il ricco resta ricco. La trama di Divergent invece basa la classificazione in "fazioni" che hanno come discriminante le inclinazioni caratteriali degli abitanti: Eruditi, Pacifici, Candidi, Intrepidi e Abneganti. Essendo basate sui temperamenti dei singoli, proprio a questi ultimi è demandata la scelta della propria fazione al raggiungimento dell'età adulta: " La fazione prima del sangue" è la base della filosofia della società, di conseguenza accade che i singoli lascino le famiglie di provenienza per inseguire le proprie inclinazioni, senza avere la possibilità di cambiare più la scelta, pena la reclusione tra i gli "esclusi", una sorta di sesta casta che sopravvive grazie ai benefattori e che non ha obiettivi.

Se in Hunger Games non viene molto approfondito il motivo per cui la popolazione è stata divisa in caste perchè il clou è il reality show, in Divergent la ragione è la storia stessa: è il modo migliore per mantenere la pace, affidando il governo a coloro che si dedicano agli altri ovvero gli abneganti ma gli Eruditi, pensando di essere più adeguati governatori, tentano il colpo di stato.

In ogni caso le prospettive di questi futuri che ci mostrano i registi (aggiungo anche l'altro film di cui ho già parlato, Il mondo di Jonas) sono interessanti quanto angoscianti Un futuro quasi sempre negativo ci prospettano gli ultimi film.
Del resto la cronaca, gli esperimenti genetici e l'entusiasmo per la liberalizzazione di madri surrogate e commercializzazione di ovuli non lascia ben sperare. Il futuro che ci stiamo costruendo è angosciante.
Lungi da me iniziare una crociata, preferisco rifugiarmi nel pensiero confortante che nel futuro ci siano ancora uomini come il personaggio maschile di Divergent "Quattro" interpretato dall'attore Theo James che purtroppo i registi dimenticano spesso! (Commento clamorosamente femminile solo perchè oggi è la festa delle donne!


Voto per entrambi i film

Hunger Games per i fantastici costumi e Divergent per gli attori




04/03/16

Masterchef: omnia vincit Amor!

Finale all'italiana (quella per bene) per Masterchef 2016, l'amore vince su tutto, la ragione vince sul sentimento.
Nello scontro finale infatti la rappresentante della cucina ragionata, Alida, ha avuto la peggio sulla cucina del cuore rappresentata da Erica.

     VS    

Alida                                                  Erica


I due passati burrascosi alle spalle delle due concorrenti hanno determinato lo stile del loro modo di cucinare: da un lato Alida con un rapporto conflittuale con il cibo che ha "domato" cucinandolo, dall'altra Erica che trovandosi sola a crescere una bimba si è fortemente legata alla propria famiglia, la cui dedizione per le materie prime è ragion di vita.
Il risultato nel primo caso è una cucina razionale, spinta dalla voglia di stupire per dimostrare il proprio valore e farsi accettare. Un modo di cucinare, a mio parere, che lascia ancora intravedere sullo sfondo l'attenzione per le calorie celata dell'amore per i piatti moderni, per le cucine estere salutari, per il minimal e lo sperimentalismo.
Il passato di Erica ha determinato un esito diametralmente opposto al primo: la sua è infatti la cucina dell'amore che solo una mamma può avere e quando la mamma è ferita si rifugia in quell'amore e come una leonessa che protegge il suo cucciolo, affila gli artigli e attacca. Erica ha affilato i coltelli, preso ciò che la sua terra le ha donato e con grande umiltà si è messa in gioco per dimostrare che lei "non è da buttare" ! Erica forse ha usato la cucina come terapia del dolore, ci si è crogiolata dentro trovando amore, sia prima, con le materie prime coltivate dai genitori, sia dopo, quando i fortunati che assaggiavano i piatti sicuramente gliene dimostravano.
Detto questo, se ieri mi aveste chiesto su chi avrei scommesso, beh avrei perso! Pensavo che i giudici avrebbero premiato la tecnica invece che la passione.
Non avevo considerato una cosa: tra la giuria di Masterchef quest'anno c'era il mio compaesano Antonino Cannavacciulo e sono certa che il suo giudizio sia stato determinante per la vittoria di Erica, perché è una persona vera, di cuore, legata alla propria terra e alle tradizioni come lui!
Quando c'è Amore la cucina ha una marcia in più...

Spero solo una cosa: che Erica non si lasci abbindolare del  filosofo che personalmente non posso proprio vedere, né lui né i suoi piatti!


Voto di oggi per OMNIA VINCIT AMOR...