16/04/16

MILANO FUORISALONE: il meglio ....cap 2




Per chi sa che cosa sia il Fuorisalone sa anche che da qui è incominciato tutto: Zona Tortona - Milano.
Nel mio girovagare tra installazioni, artisti e designer non potevo non farmi un giro nella terra d'origine degli eventi del Fuorisalone, ecco quindi che la mia settimana si conclude in via Tortona. Visitare tutte le location è stato impossibile anche perché alcuni luoghi che ho incontrato mi sono piaciuti a tal punto da prendersi buona parte del mio tempo.

Parto con lo showroom di un'artista posto al quinto piano di un palazzo, che mi ha conquistata fin dall'ingresso al piano terra con un furbo quanto insolito photo booth che richiama i visitatori e li convince ad affrontare la scalata in ascensore in mezzo a flotte di variopinti giovani curiosi. #DCHILLINDRO


Sto parlando di DANIELA DELLA VALLE un'artista italo-germanica che ha deciso di mordere l'arte in  tutte le discipline e il risultato in questo showroom è un mondo onirico molto affine al mio mondo total white del matrimonio. Magari non proprio adatto a tutte le coppie ma sicuramente perfetto per quelle spose che amano l'originalità, il richiamo a qualcosa di antico e che ovviamente si vogliono distinguere!




Il cammino continua e incontriamo una delle location per eventi più belle della città: il MAGNA PARS. Le grandi dimensioni e la modularità della struttura celano e rivelano numerose realtà: bagni retrò di fiori, il barber shop che è ormai sulla cresta dell'onda e poi i profumi di altissimo livello che caratterizzano olfattivamente le suite del Magna Pars Hotel. Non ultimi i nuovi sistemi per biciclette che consentono di ritirare e riordinare in modo intelligente la vostra due ruote e tutti i suoi accessori




Dopo il Magna Pars, in direzione SUPERSTUDIO, tappa obbligata in un incredibile negozio di coloratissimi cerchietti. Ed ecco che una delle mie accompagnatrici prova il top dell'offerta!


Sulla rotonda di via Tortona Tommi Hilfiger ha installato "AN ISLAND IS A STATE OF MIND" e l'altra mia piccola accompagnatrice non ha potuto non godersi un'assolata pausa dal caos cittadino


Ecco che finalmente arriviamo nei Superstudio e qui le attrattive sono infinite, l'atmosfera che si respira è di voglia di scoperta e divertimento. All'esterno meritano di essere citati l'albero luccicante fatto di numerosi pendenti di materiale plastico, le Chesterfield di erba vera stabilizzata e l'esposizione di carte da parati e materiali da rivestimento da parete tutti da toccare.

                                 
foto La Stampa

All'interno è imperdibile l'allestimento realizzato da CITIZEN... un ambiente quasi spaziale realizzato in un grande atrio nero arredato da soli fili trasparenti nei quali sono stati inseriti centinaia di migliaia di ingranaggi di orologi. Complici i giochi di luci e gli effetti sonori ciò che risulta è una sensazione di grande impatto, sicuramente indimenticabile. Qualcosa di simile all'alveare di EXPO. Forse meglio.


Altro allestimento divertente e di grande impatto è quello realizzato da SUNBRELLA ... parasole modulari e personalizzabili. Carino soprattutto lo spazio espositivo e il photo booth! #sunbrellacanoby







Se amate l'interattività partecipate al concorso di HAND STUDIO che con il suo tavolo ricaricabile vi consente di esprimere le vostre doti artistiche colorando la lettera che preferite con l'aiuto di uno stencil di metacrilato. La mia pupa ha ovviamente partecipato e sostiene di aver vinto!

                                            




Il mio giro è quasi concluso ma come tutti gli anni non perdo l'occasione di andare a visitare lo spazio espositivo del grande artista Alik Cavaliere che si trova in via De Amicis n. 17, quest'anno si intitola POLVERE ed è caratterizzato da un percorso di petali blu...ovviamente scolpiti nel metallo come le sue sculture. Meritano la visita le opere, il giardino e il dolcissimo fac totum della location. Complimenti come sempre!





14/04/16

A Milano per i FUORI SALONE: il meglio da vedere...cap 1


E' il terzo giorno di esposizione e nel mio girovagare cittadino per i FUORISALONE penso di poter iniziare a tirare le fila del discorso raccontandovi ciò che secondo il mio punto di vista vale la pena vedere.

Partiamo da zona Sant'ambrogio dove come tutti gli anni merita una visita uno degli showroom più belli di Milano: sto parlando dello SPAZIO ROSSANA ORLANDI in via Bandello.



Qui troverete il sempre adorabile cortile interno colmo di dettagli da scoprire dove potrete anche prevedere una pausa mangereccia dato che è attivo un piccolo temporary restaurant. 


Nota dolente per me quest'anno è il passeggino a causa del quale non ho potuto visionare tutto. Tuttavia ho comunque potuto prendere spunto per una sedia dedicata a ospiti poco graditi... e per un'originale luce dedicata a chi ama scirvere

 


Fuori dallo spazio una ditta presentava un progetto di allestimento di ingresso...in un furgone! Geniali...

Proseguendo verso Sant'Ambrogio si incontra un altro spazio espositivo sempre interessante e si tratta del DOUTDESing dedicato ai designer under 35. Qui ho potuto vedere varie cose interessanti: dalla serra innovativa per la coltivazione in città al portavaso che dona alla pianta la giusta luce per sintetizzare il nutrimento, dal remo che pagaiando raccoglie i dati di acqua e fondali al frigorifero intelligente dal design funzionale.


La tappa in via San Vittore 49 è obbligatoria anche per vedere EAT URBAN: un giardino allestito con vari motocarri più o meno vintage che offrono cibi da passeggio di varie nazionalità.

 


Arrivando in Sant'Ambrogio, nell'attesa che domani inizi la mostra mercato dedicata a fiori e piante ho avuto modo di conoscere una bella realtà: RIVELAMI, una società che ha creato una collezione di sedute da esterno utilizzando vele nautiche, dalle quali i prodotti ereditano importanti caratteristiche come l'essere anti-muffa.

Cambiamo zona e spostiamoci nel BRERA DESIGN DISTRICT dove nella marea di eventi che ho incrociato ricordo alcune installazioni e alcune cosette divertenti: il tostapane che fa i dispetti, delle luci che diventano ciò che vuoi, le teiere che "versano" musica, il vecchio librone che diventa digitale 3D...




Il vero spettacolo arriva poi con i lampadari di Baccarat che hanno illuminato lo splendore dell'accademia di Brera con una festa pazzesca alla quale purtroppo non ero invitata...peccato!



Tappa obbligatoria per l'ORTO BOTANICO perchè anche solo la location merita di essere visitata ma dove troneggia un bellissimo progetto di palestra outdoor da suggerire a molte amministrazioni comunali (a partire da quella del mio paese!)




Per ora il mio voto dell'edizione 2016 del FUORISALONE è...

A domani per la recensione di via TORTONA!













12/04/16

Fuorisalone: inizia la festa del design a Milano


Parte oggi l'edizione 2016 del salone del mobile e, come tutti gli anni, noi profani del design ma cultori del bello e del divertimento attendiamo con trepidante attesa che inizi la grande festa del design fatta dagli eventi "Fuorisalone". 


Scaricata l'applicazione apposita e armata di buona volontà  (dato che sarò con le pupe) inizierò questa mattina il pellegrinaggio per la città con un obbiettivo rubato alla tradizione classica: la ricerca del bello e.... del buono! Buono inteso come cosa giusta e, nella mia interpretazione, anche come cosa buona da mangiare!!!!

Tante zone da visitare ma io mi concentrerò su:

 



Quindi state sintonizzati se volete ragguagli sulle coste più carine da vedere a Milano questa settimana...

06/04/16

Da Torino a Milano il sushi a casa ha un solo nome. Kombu

Io amo il sushi visceralmente. È uno di quei cibi che non mi stancano mai. Semplice o elaborato il connubio di riso e pesce crudo mi scatena una ola di endorfine.  Altro che cioccolato! Il sushi per me è la panacea. Ho persino imparato a farlo (anche se le ore di lavoro mi facevano perdere in parte l'emozione della degustazione). A costo di farmi criticare da tutti ho sempre mangiato sushi durante entrambe le mie gravidanze. In ristoranti fidati ovviamente! Il risultato è che la mia prima figlia lo mangia dall'età di 3 anni. Chiaramente nelle varianti con il pesce cotto.

A proposito di ristoranti fidati e di figli (nel senso della difficoltà a uscire) oggi vi parlo della mia soluzione: kombu. Un ristorante di sushi nato a Torino ( dove l'ho conosciuto perché era di fronte a casa) che si è poi espanso con una piccola catena che mi ha seguita fino a Milano.
Non sono mai restata a mangiare nei loro locali ma ho sempre portato a casa ordinando dal loro ricco menu on Line. Il bello della faccenda è che registrando il proprio account potrete tenere lo storico delle vostre ordinazioni ricordandovi che cosa avete già assaggiato e che cosa vi manca.
Altro punto a favore di questo sushi delivery è la spesa di consegna che oltre ai 50 euro di ordine viene offerta. Diversamente 5€ ... non male no?

E veniamo ora alla recensione del sushi.
Amo Kombu perché, come recita il pay off, è Kreative japanese Food. Infatti la peculiarità sta nella sezione del menù dedicata agli "specials" e alle "novità": un trionfo di colori e nomi evocativi che ti portano a vagare tra una descrizione e l'altra completamente privo di capacità di memorizzazione degli ingredienti. A me succede che tutto quello che trovo in linea con i miei gusti finisce subito nel carrello e  poi revisiono il tutto .

Una cosa che trovo particolarmente buona è il Green maki ovvero un maki avvolto nelle foglie di lattuga. In questa sezione sono presenti molti abbinamenti ma il mio preferito resta quello con avocado e branzino.



Un altro classico di Kombu sono i guncan che, se oggi sono abbastanza diffusi, quattro anni fa non li trovavo da nessuna parte eccetto che qui. Per chi non li conoscesse si tratta di una qualità di sushi composta da una pallina di riso avvolta lateralmente da una fetta di pesce crudo all'interno di cui vengono poste delle tartare di pesce, delle uova di salmone o di pesce volante (tobiko) oppure, come ieri sera ho assaggiato, di mango. Anche se in questo caso ho trovato tutto troppo dolce e di consistenze troppo simili.


Ottima scoperta di ieri sera il D-roll: un maki special avvolto in sottili fettine di avocado e farcito di salmone con salsa spicy e teriaky e guarnito con uova di salmone.
Non è stato da meno Manila Bay: un maki novità ripieno di gambero in tempura e guarnito con battuta di salmone e tonno con un velo di maionese.
Soprattutto va sottolineato che a fare la differenza sia il riso, cottura e condimento infatti sono perfetti: i chicchi sono consistenti e per quanto possibile anche poco appiccicosi e lo zucchero della miscela di aceto è quasi impercettibile.


Complimenti quindi ai fondatori di Kombu e grazie per regalarmi sempre grandi palatali emozioni.