16/11/16

Però: un piacere da scovare a Prato Sesia

Lo ammetto: neppure io sino a 3 anni fa lo conoscevo ma grazie ad un evento organizzato ho avuto la fortuna di fare una bella scoperta.
A Prato Sesia, in quella che io definisco "terra di mezzo" tra il borgomanerese e il biellese, si trova (ben nascosto dall'entrata in comune con il circolo del Paese) il ristorante Pero o meglio dire Però.

Qui ad accogliervi troverete la preparatissima padrona di casa Claudia: una sintesi di cordialità, preparazione, disincanto, concretezza, ricerca e giovialità.

Ricordo ancora che la sua prima affermazione quando mi conobbe fu: "Io non lavoro con le wedding planner perché nessuna è capace di lavorare!". Molto bene, pensai e senza ironia dato che spesso la penso come lei ;)  Oggi però lavorare insieme ci riempie di soddisfazione!

La mia ultima Però Experience è stata 10 giorni fa in compagnia della mia famiglia.

Srotolato il menù elegantemente presentato in una guaina di pelle ho subito individuato quelle sintesi di sfiziosità che qui sono solita trovare.

Ecco quindi che senza indugio scelgo gli scapi con le puntarelle e la melagrana, consistenze e sapori che deliziano il palato. Mio marito sceglie invece di assaggiare le animelle glassate che hanno espresso apertamente il loro potenziale troppo spesso dimenticato dagli chef.




Eravamo decisi a restare su due portare a testa ma Claudia non ci ha fatto mancare un assaggio dell'altro antipasto che aveva attirato la mia attenzione: crema di topinambur con capesante. Che favola! Ne avrei mangiati un paio di piatti.



Poi è il momento dei primi piatti...e ci vengono presentate 2 pantagrueliche rappresentazioni di golosità: per me caputi con calamaretti spillo e carciofi e per mio marito un risotto con zucca e gamberi. Per 10 minuti abbiamo annegato i nostri pensieri in due piatti buoni, onesti e ben fatti.




Tralascio il racconto (forse per i più meno interessante) del pranzo delle mie bambine a base di gamberi e gnocchi al sugo da favola....ma non posso non raccontare del fondant au chocolat di Laetitia: sbranato in 2 minuti netti tra colate di cioccolato e variegature di gelato alla crema.



Poteva forse mio marito non assaggiare un dessert dopo tali premesse? Ecco quindi una millefoglie con zabaione e fragole che troneggia al nostro tavolo



Ad accompagnare la nostra piacevole sosta al ristorante Però ci sono stati un po' (non ricordo quanti in verità) di bicchieri di nettari selezionatissimi, che nel mio caso, ovviamente, erano costellati di bolle.

Grazie Claudia e bravissimo Cristiano Chef!

Voto LITZOMETRO



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