Pensavo che dopo la stagione dei pantaloni con il "cavallo" oversize e molle la moda si sarebbe rialzata come dopo le grandi crisi, pensavo a lunghi periodi di stagioni d'oro nelle quali lo stile, la classe, la misura e l'eleganza avrebbero avuto anni scintillanti.
E invece dopo un rapido giro di vetrine li ho visti, lì, in agguato. Temevo di aver visto male quest'inverno quando già in qualche collezione si stavano insinuando. Invece no, ecco che ancora una volta gli stilisti si prendono gioco delle donne e propongono in tutte le salse un nuovo pantalone anti femminilità: largo, ma non abbastanza da sembrare una delle storiche gonne-pantalone, corto ma non abbastanza da essere considerato un elegante bermuda.
Insomma, nelle vetrine di tutta la città le maison issano come simbolo della bella stagione un ridicolo pinocchietto largo. Quel tipo di pantalone che non valorizza niente e nessuna:
le alte perché rischierebbero di sembrare in un abito da carnevale, le basse perché oltre a sembrare ancora più piccole si guadagnerebbero uno spiacevole effetto 5 kg in più. E per le normali? A loro nessuno negherà l'esclamazione: "ma come ti è venuto in mente di comprare certi pantaloni??!!!"
Ed ora eccoli qui...e a voi le considerazioni
Al di là dei nostri personali giudizi di donna, che in ambito di moda ci lasciamo trascinare come se fossimo lobotomizzate, chiedete ai vostri uomini e... ascoltateli!
2 commenti:
Fortunatamente vivo in una zona di campagna, al "sicuro" dalle influenze dei "fashion guru" dei giorni nostri, ma girando per le zone bene di Milano dove ho studiato ho visto di tutto...dalla signora robusta, imitatrice dell'orso Baloo con la sua ispida pelliccia, alla signora benestante un po' in là con l'età fasciata in (s)vestiti stretti e decisamente troppo giovanili!
Questi pantaloni a forma di barca sono solo un'altra piaga di questo secolo, persino Orietta Berti li lascerebbe andare...sì, via!
Caustica e simpaticissima come sempre!!! Grazie del supporto psicologico...
Posta un commento