Finalmente trovo di il tempo per rendere omaggio ad un
ristorante milanese che mi ha regalato (si fa per dire) qualche emozione,
soprattutto dal punto di vista visivo.
Sto parlando di SUSHI B, ristorante giapponese in zona
Brera: chiccoso, super glamour, effetto lusso, black &gold, sicuramente “pettinato”
(come si diceva qualche anno fa) è un locale che si fa notare in zona!
Frequentato da ricchi del quartiere e da sboroni al primo
appuntamento, SUSHI B è sicuramente da annoverare tra i più creativi e
innovativi sushi restaurant di Milano.
L’ingresso nel patio, circondato da uno spettacolare
giardino verticale, fa da cornice a due empatici camerieri che con un gradevole
sorriso prendono nota del nostro arrivo. Avendo purtroppo prenotato solo il
giorno prima ho avuto un tavolo all’interno del locale, cosa che alla fine si è
rivelata strategica pensando a caldo e zanzare!
L’interno del locale è molto scuro, fin troppo appena entrati,
belle le luci, la vetrata sul patio, il bancone, la mise en place ma i tavoli
un sono po’ vicini per un ristorante che vorrebbe essere a certi livelli. Bizzarra
la scelta di tenere una colonna di vetro, chiaramente un ex ascensore, adibita
a contenitore di un grosso lampadario pendente. Boh forse talvolta fatico a
comprendere il concetto di “bello” dei “grandi” architetti milanesi! In
generale però il buio diffuso maschera certe magagne…
Veniamo al menù: salto a piè pari le proposte classiche di
sushi, le tartare e i piatti cucinati perché in un locale di questo tipo sono
venuto per cercare “l’effetto wow” del sushi e arrivo alle proposte un po’ più creative,
di cui in verità avevo già letto in alcune recensioni. La sibillina descrizione
“Selezione di sushi creativo” al (costo di 45 euro) mi fa capire che lì si cela
ciò che sto cercando. Per fugare ogni dubbio chiedo informazioni al cameriere
estremamente distinto e preparato che abbiamo quasi in esclusiva dato che è
abbastanza presto per i nuovi orari della cena milanese.
Iniziamo la nostra esperienza gastronomica al Sushi B con un’entratina
offerta dalla cucina: sfera di mousse di dentice, avvolta da una lucidissima
gelatina nera di ponzu decorata con una spennellata dorata, e poggiata su un
crumble al sesamo nero. Riassumo con la parola DELIZIOSO.
Poco dopo ecco arrivare trionfale il nostro piatto di sushi creativo. Lusso puro: caviale, foie gras, tartufo e foglie d’oro. Il piatto è un’opera d’arte da mangiare prima con gli occhi: 10 pezzi suddivisi tra 5 rolls e 5 grandi nigiri su cui svetta quello a base di ventresca di tonno. L’esperienza multisensoriale sarebbe stata superba se prima di tutto ciò non fossi già stata da YIO che ad oggi resta il sushi creativo migliore che abbia mai provato. In ogni caso il coloratissimo piatto firmato dallo chef Nobuya Niimori mi riempie di emozioni generate da abbinamenti sintatticamente perfetti, da sapori audaci abbinati a grandi classici e da consistenze diverse armoniosamente abbinate.
Poco dopo ecco arrivare trionfale il nostro piatto di sushi creativo. Lusso puro: caviale, foie gras, tartufo e foglie d’oro. Il piatto è un’opera d’arte da mangiare prima con gli occhi: 10 pezzi suddivisi tra 5 rolls e 5 grandi nigiri su cui svetta quello a base di ventresca di tonno. L’esperienza multisensoriale sarebbe stata superba se prima di tutto ciò non fossi già stata da YIO che ad oggi resta il sushi creativo migliore che abbia mai provato. In ogni caso il coloratissimo piatto firmato dallo chef Nobuya Niimori mi riempie di emozioni generate da abbinamenti sintatticamente perfetti, da sapori audaci abbinati a grandi classici e da consistenze diverse armoniosamente abbinate.
Accanto al sushi
creativo abbiamo scelto di assaggiare due tipi di rolls: il golosissimo fatto
da granchio con avocado, seppia, crema di avocado e gambero crudo; il
saporitissimo roll ripieno di tonno allo shiso e guarnito da croccantissimo
panko (scaglie di tempura).
Mio marito non rinuncia al dessert e ordina: “Mousse di cioccolato al latte Jivara, ganache di fava Tonka, cremoso al caramello e sorbetto al cioccolato Sur del Lago” ma prima ci viene servito un pre dessert delizioso “Mousse al mango, cremoso allo yuzu, gelato al sesamo e gocce di litchi”. Presentazioni superlative e goduria palatale. Molto ma molto golosi, come dovrebbe essere ogni dessert che si rispetti!
Chiudiamo con un buon caffè che ci viene servito con una bella scatola di piccola pasticceria chiaramente fusion.
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